Come già introdotto nell’articolo “Il miele, nettare degli Dei”, il miele è un prodotto affascinante e dalle mille sfaccettature, molte delle quali sconosciute alla maggior parte delle persone.
Dopo aver parlato di come la natura ci porti a poter raccogliere questa perla e come, oggi parleremo in modo più approfondito di come vengono classificate le varie tipologie di miele per la vendita.
Tipi di miele
In commercio esistono molti tipi di miele, le cui caratteristiche variano a seconda di alcuni fattori quali il tipo di fiore da cui l’ape succhia il nettare, la zona geografica in cui viene prodotto e anche il periodo dell’anno.
Conseguentemente anche le caratteristiche organolettiche e nutrizionali saranno diverse. Il miele che deriva da un unico fiore si chiama mono-floreale, mentre un miele ottenuto da più fiori sarà il millefiori.
L’Italia possiede una grande varietà di miele. Tra i più conosciuti troviamo:
Il miele millefiori: il più conosciuto e diffuso, proviene da una moltitudine non precisata di fiori. Può essere prodotto in qualsiasi luogo dove si trovino fiori di vario tipo. Il colore varia da giallo chiaro a giallo ambrato e rimane più denso al palato.
Il miele di Acacia: un mono floreale, dal colore giallo paglierino, è molto delicato, Non cristallizza e rimane sempre liquido. È più costoso rispetto al millefiori perché ottenuto solo in particolari periodi dell’anno.
Il miele di Castagno: raccolto tra giugno e ottobre, è un miele molto pregiato prodotto dai fiori del castagno. Di colore molto scuro, si presenta molto liquido, e con un sapore intenso quasi amarognolo.
Il miele di agrumi: deriva dal nettare raccolto dalla piante di Citrus come arancio, limone, mandarino, bergamotto, cedro e pompelmo. Presenta un colore molto chiaro con un odore di fiori di arancio. La sua consistenza è molto densa e cristallizza velocemente. Viene prodotto soprattutto nelle isole.
Il miele di Eucalipto: ha un colore ambrato, un gusto persistente e non troppo dolce, è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie, usato soprattutto per combattere tosse e raffreddore. Le maggiori produzioni provengono dalla Toscana, Sardegna e Lazio.
Il miele di Sulla: dal colore giallo tenue ha un gusto molto delicato che ricorda le erbe di campo ed una consistenza liquida, ma cristallizza facilmente.
Il miele di melata: si differenzia dal miele per la materia prima che in questo caso si tratta di una sostanza appiccicosa prodotta da insetti che le api trovano nelle foglie. Chiamato anche miele di bosco, ha un colore scuro, una cristallizzazione lenta. Questo miele è molto ricco di ferro.
Di mieli ce ne sono di tutti i gusti e di tutti i prezzi, alcuni più “certificati” di altri (leggi qui l’articolo “Ape nera sicula, perché tutelare la Regina del Mediterraneo”) scegli tu con il quale addolcire la tua giornata!