“Frites le chiamano i francesi. Così, semplicemente: fritte. Non c’è alcun bisogno di premettere la parola “pommes de terre”, patate, per identificare il più goloso e calorico dei comfort food vegetali”.
Questo è quello che dice Licia Granello (Food Editor presso La Repubblica), un pensiero rivolto ai francesi ma che si può allargare tranquillamente alla maggior parte del mondo.
Sotto forma di purè, al gratin, saltate in padella o bollite, le patate sono molto apprezzate dai palati raffinati dei francesi, la parola d’ordine èqualità.Una qualità che va pagata a caro prezzo nelle patate Bonnotte.
L’isola delle patate
Sì, perché l’isola di Noirmoutier è famosa proprio per la produzione di quattro tipi di patate precoci (raccolte prima della maturazione): Sirtema, Bonnotte, Lady Cristl e Charlotte.
Tra queste la “Bonnotte” piccola, rotonda e pregiata, coltivata esclusivamente sull’isola di Noirmoutier si rivela essere la più costosa al mondo, con un prezzo di più di 540 euro al kg.
Una varietà antica, originaria di Barfleur, nel dipartimento francese della Manica, venne introdotta a fine ‘800 a Noirmoutier ma è negli anni ’20 che inizia ad essere riconosciuta come la regina delle “patate precoci”.
La qualità è meglio della quantità
Ma tutti ci chiediamo, come può un semplice tubero, che possiamo raccogliere tranquillamente negli orti dei nostri nonni, costare così tanto? In realtà c’è una motivazione che spiega il perché di un prezzo così elevato.
La patata Bonnotte cresce in terreni sabbiosi, viene raccolta esclusivamente a mano nel mese di maggio esattamente tre mesi dopo la semina e prima della sua maturazione completa.
Alla raccolta,che dura solo una sola settimana, partecipano tutti gli isolani che sono soliti anche organizzare una “festa della patata” durante la quale è possibile scoprire eventi come la raccolta all’antica, o assistere ad una cena con accompagnamento musicale.
Ma la peculiarità che rende questa patata così costosa è il fatto che solo 100 delle 10.000 tonnellate raccolte possono essere vendute come “Bonnotte”, dovendo rispettare rigidi criteri di selezione (dimensione, pasta ecc.).
La patata a tavola
È innegabile che la patata sia ilcontorno preferito da grandi e piccini. La Bonnotte è scelta da chi apprezza l’alta cucina e dai migliori chef per il suo inconfondibile sapore leggermente dolce e con un leggero retrogusto di nocciola, che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Anche sul fronte salutare, grazie alla sua forte concentrazione di amido è particolarmente efficace nella lotta al colesterolo “cattivo”.
Il suo sapore delicato con un retrogusto sapido dato dalla presenza naturale nel terreno di coltivazione dell’alga fucus (alga marina), la rende il contorno ideale per un piatto di crostacei, di carne o di pesce in crosta di sale.
Da alcune ricerche gastronomiche rivelano che gli intenditori consigliano di consumarla con tutta la buccia. Eh sì, perché come dice un antico detto: “La patata per dar forza va mangiata con la scorza”.