Certificazioni di qualità: come riconoscerle?

Di Chiara Carciani (foto di Zalazksunca)

L’Italia è un Paese che ha la fortuna di avere moltissimi prodotti alimentari di grande qualità. Per questo motivo sono nate numerose certificazioni alimentari in grado di valorizzare e differenziare i prodotti. Leggere sull’etichetta di un alimento i marchi, DOP IGP e STG ci rassicura molto sulla loro origine e qualità. Ma sapete realmente cosa significano?

L’origine fa la differenza…

Alcune delle certificazioni più comuni hanno come requisito fondamentale la provenienza del prodotto. In pratica alcuni alimenti che troviamo sulle nostre tavole possono utilizzare il loro nome solo se vengono prodotti nella zona di provenienza: gli esempi sono tanti, dal Parmigiano Reggiano, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pane Toscano ecc… Anche in questo caso però ci sono delle distinzioni:

La sigla DOP (denominazione di origine protetta), si riferisce a quei prodotti che sono stati realizzati, trasformati ed elaborati in una precisa area geografica, che comprende quindi tutto il processo che va dalla raccolta al confezionamento, seguendo un disciplinare

Il disciplinare è un insieme di disposizioni/indicazioni che il produttore del prodotto certificato deve seguire per ottenere la certificazione

I Prodotti DOP Italiani sono 167. Tra i più richiesti ricordiamo Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Grana Padano, Gorgonzola, e Pecorino Romano, famosissimi e conosciuti a livello mondiale.

La sigla IGP (indicazione geografica protetta) indica invece un prodotto proveniente da una specifica area ma a differenza della DOP, è sufficiente che una sola delle fasi avvenga nell’area geografica. Ad esempio, nel caso della Bresaola della Valtellina, la carne potrebbe provenire dalla Francia ma il processo di lavorazione e stagionatura deve avvenire nella Valtellina.

I Prodotti con il marchio IGP in Italia sono 130. Tra questi troviamo l’antico e inconfondibile Aceto balsamico di Modena, la Bresaola della Valtellina, un salume molto nutriente e gustoso, la Cipolla di Tropea ricca di nutrienti e con un sapore delicato che accompagna molte ricette in cucina, e molti altri.

Conservare la tradizione

La sigla STG (specialità tradizionali garantite) si riferisce invece a quei prodotti che sono legati ad un territorio culturalmente e storicamente e non necessariamente a livello geografico. Si contraddistinguono perché seguono un disciplinare di produzione tipico tradizionale che garantisce solo la ricetta tipica o il metodo di produzione esistente da almeno 30 anni

I prodotti con il marchio STG in Italia sono tre: l’inimitabile Mozzarella, l’Amatriciana tradizionale considerata “sacra” dai romani e preparata ESCLUSIVAMENTE con il guanciale di maiale e la tanto amata Pizza

In questo articolo abbiamo trattato soltanto le certificazioni che riguardano i prodotti agroalimentari. Un altro grande complesso mondo è quello del vino con i suoi sistemi produttivi e le sue specifiche certificazioni.

Per scoprire le certificazioni del vino leggete l’articolo Buon vino fa buon sangue!