Covid e vino: quale è la strada?

Di Alberto Mangoni (foto di Macrovector)

Il 2020, anno di pandemia e restrizioni lascia tutti noi con nuove visioni e consapevolezze. L’emergenza sanitaria ha cambiato le abitudini delle persone, sia per quanto riguarda i consumatori che i produttori.

Il mondo del vino e dell’enoturismo ha subito un danno consistente da questa situazione, non solo derivato dall’impossibilità di visitare le cantine ma anche dalle mancate forniture al mondo HORECA (hotel, ristoranti e catering). Si stima che le perdite siano state per il 30% del volume e il 50/70% del valore economico (fonte Federvini).

Di  conseguenza, sono aumentate le giacenze dei lotti non assegnati, mettendo a rischio soprattutto la categoria dei vini definiti di pronta beva, creati e pensati per essere consumati a breve tempo dall’imbottigliamento.

Tra perdite e innovazione

A livello globale si stimano perdite importanti nel settore, possiamo vedere la tabella:

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I dati di questa tabella parlano chiaro: coloro che ci hanno rimesso sono senza alcun dubbio i vini pregiati e costosi (Super premium) e i vini spumante, questi ultimi utilizzati soprattutto in occasione di feste e party che la pandemia ha ridotto sensibilmente.

Flessione minore sui vini da tutti i giorni, chiamati anche “everyday wine”, visto il prezzo ridotto e la possibilità di acquistarli anche nei supermercati.

La stessa situazione si riflette sull’export a livello Europeo, si stima però nel 2021 una lieve ripresa del mercato.

Come si è mossa la Toscana a questo proposito?

La Toscana è stata sicuramente tra le regioni più colpite da questa congiuntura economica, considerando che la regione ogni anno accoglie decine di milioni di turisti da tutto il mondo, molti dei quali interessati proprio al mondo vitivinicolo. La mancanza di turismo ha generato grosse perdite in tutto il settore: dai colli Senesi, ai Super-Tuscan Bolgheresi e l’inconfondibile Gallo Nero alla Maremma Toscana.

Per sopperire alle mancate entrate e dare possibilità alle aziende che lavorano sul territorio, la Regione Toscana ha stanziato un fondo di 6 milioni, per investimenti su piano annuale.