Creme spalmabili, non farti ingannare!

Di Chiara Carciani (foto di azerbaijan_stockers)

Una fetta di pane e Nutella e la merenda dei golosi è servita! Concedersela, con moderazione, è un piacere che non possiamo negarci. Questa crema gianduia è unica ed inimitabile, tanto che le è stata dedicata una giornata internazionale: il 5 febbraio è Nutella day!

Etichette ingannevoli?

Oltre alla Nutella, però, negli ultimi anni sono nate innumerevoli creme spalmabili alla nocciola, spesso preferite “all’originale” pensando di fare una scelta più sana e “meno calorica”.

Le caratteristiche che incidono nell’acquisto di quest’ultime sono per esempio l’assenza dell’olio di palma (che la Nutella, come sappiamo contiene), ma anche scritte come “Light”, “30% di grassi in meno” e “Senza zuccheri aggiunti”.

Ma la mancanza di questi elementi fa sì che il prodotto sia realmente migliore?

L’inganno del light

Innanzi tutto, è bene precisare che un prodotto light non è necessariamente più salutare e meno calorico. Di solito la minor presenza di un nutriente determina l’aumento di un altro per bilanciarne la ricetta.

Ad esempio, in un prodotto con la dicitura “-30% di grassi” probabilmente avrà una presenza di zuccheri maggiore, e un alimento “senza zuccheri aggiunti” molte volte avrà dolcificanti sintetici, malti ed edulcoranti dannosi per la salute.

Dunque, se cerchiamo un prodotto sano e di qualità, in alternativa alla nostra amata Nutella, il “trucco” è sicuramente scegliere in base alla lista degli ingredienti che troviamo scritta sul retro del barattolo.

Spalmabile “al profumo” di nocciola

Leggendo l’etichetta delle marche più note di creme alla nocciola, anche tra quelle suggerite come “salutari”, troverete come primo ingrediente lo zucchero, gli oli e grassi vegetali e quasi al termine della lista, la nocciola.

È importante precisare, per chi non lo sapesse, che gli ingredienti sono posti in ordine decrescente in base alla percentuale contenuta. Sì, è proprio come sembra! Qualsiasi consumatore non attento potrebbe dare per scontato di trovare al primo posto la nocciola ma purtroppo, nella maggior parte dei casi, le creme spalmabili non contengono più del 20%, arrivando addirittura a minimi del 9%, praticamente un vago sentore! (Così come succede per gli alimenti aromatizzati al tartufo che puoi leggere qui)

La scelta giusta

Tutto sommato, per assicurarci un prodotto di qualità, il primo criterio da tenere in considerazione è il quantitativo di frutta secca, in questo caso la nocciola, contenuto nel barattolo, preferibilmente oltre il 40%.

In più, è importante tener d’occhio la percentuale di zucchero e dei grassi “cattivi” (saturi e idrogenati) in minima parte, essendo dannosi per la nostra salute e di conseguenza da consumare il meno possibile.

Aspettative e realtà

Molte volte ci facciamo convincere dalle etichette e dagli “stratagemmi” di marketing che l’industria di oggi mette in atto per spingerci ad acquistare un prodotto piuttosto che un altro, puntando sul fattore dieta, argomento sensibile per gran parte della popolazione.

Il consumatore inconsapevole, si fiderà di certe diciture poco chiare ed ingannevoli.

Se vi capiterà di dare un’occhiata a queste etichette capirete che la così tanto demonizzata Nutella… Non è poi così male rispetto alle altre!

Un consiglio? Se cercate una crema spalmabile alla nocciola più salutare e di maggiore qualità assicurratevi che contenga prima di ogni altra cosa la nocciola!

4 commenti su “Creme spalmabili, non farti ingannare!”

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