Diventerai una Green-Star

Di Ilaria Patacconi (foto di Chiara Carciani)

La scorsa settimana, vi abbiamo raccontato come è nato il fenomeno della Guida Michelin e di come le sue Stelle, rappresentino un simbolo di qualità nel mondo della ristorazione (leggi qui l’articolo “Una Guida per raggiungere le Stelle”).

Dal 2021, però, l’amata Guida ha voltato un occhio ad un tema di attualità importante, che nemmeno un colosso come Michelin poteva ignorare.

Di cosa sto parlando? Dell’Eco-sostenibilità ovviamente!

Per Michelin è “Sì!”

Essere sostenibili significa rivedere abitudini e scelte quotidiane per ritrovare un rapporto armonico con l’ambiente in cui viviamo. E la Guida Michelin a tutto questo ha detto”!

Questa importante novità è stata introdotta perché la Guida Michelin crede fortemente in questo progetto e vuole partecipare non solo come acceleratore del cambiamento, ma come veicolo di divulgazione delle buone pratiche a protezione del Pianeta.

La dichiarazione della Guida sull’argomento la possiamo leggere sulla homepage del suo sito web e dice: “Se le nostre Stelle una, due o tre distinguono le cucine più meritevoli, qualunque sia il loro stile, ora la “rossa” si colora anche di “green”, sottolineando l’importanza della questione ambientale, e ponendo l’accento su tutti quegli indirizzi che hanno dimostrando una particolare attenzione al tema della sostenibilità”.

Un trifoglio, a cinque petali

Con la volontà di mettere in luce quelle strutture che si impegnano a proporre una gastronomia più sostenibile, una visione avanguardistica del mondo della ristorazione, dal 2021 la Guida premia queste realtà con un nuovo simbolo la Stella verde!

Più che una Stella si tratta di un simbolo raro quanto prezioso, se un quadrifoglio si associa ad una grande fortuna, il pentafoglio, da quest’anno rappresenterà locali che mettono l’ambiente e la stagionalità al primo posto.

Non solo élite

Ma la Guida Michelin non è la prima volta che apre le porte a realtàdiverse” da quelle tipicamente rappresentate nella sua élite.

Era successo già con l’introduzione del riconoscimento “Bib Gourmand” (nome in onore dello storico Omino Michelin, mascotte ufficiale del Gruppo), che viene assegnato dal 1997 a quei locali informali ma in grado di offrire una piacevole serata con menù completo a meno di 35€ rappresentato da una “Rrossa.

Anche in questo caso, il riconoscimento non è riservato a coloro che hanno già ottenuto una delle Stelle “originali”, ma è aperto a tutti coloro che dimostrino impegno e rispetto dei criteri di assegnazione dei singoli premi.

Come si diventa green abbastanza per la Stella green?

Per decidere a chi assegnare questa nuova Stella, i giudici valuteranno aspetti come il rispetto dell’ambiente, le modalità di approvvigionamento delle materie prime, la lotta contro lo spreco alimentare, la corretta gestione dei rifiuti, l’impatto energetico, l’etica lavorativa, insomma un atteggiamento più sostenibile a tutti i livelli della filiera.

Dopo aver visto premiare 50 Chef francesi, i Paesi del nord con il “Michelin Nordic Countries Sustainability Award 2020”, adesso è toccato all’Italia veder nascere il pentafoglio verde a identificare i ristoranti che hanno a cuore la sostenibilità della cucina.

I ristoranti green italiani

Ovviamente, tra i nomi del cambiamento non poteva mancare lo Chef Massimo Bottura, che nonostante sia sulla Guida con le tre tradizionali Stelle nella sua “Osteria Francescana” a Modena, da quest’anno potrà vantare anche del riconoscimento green della Michelin.

Insieme a lui, sono stati premiati altri dodici locali, sparsi in tutta Italia. Insomma, ristoratori italiani siete pronti a farci scoprite il vostro lato green?