Food delivery: l’invenzione che ci ha cambiato la vita

Di Ilaria Patacconi (foto di master1305)

La comodità è un lusso che non tutti possono permettersi, ma farsi portare un pasto caldo a casa per pochi euro è un servizio alla portata di tutti. Se poi si ha la possibilità di fare l’ordine tramite un app o un sito, pagando con carta di credito, direttamente dal divano, la comodità sale davvero alle stelle.

Questo è un po’ ciò che il “food delivery” sta facendo, creando un nuovo modo di intendere la ristorazione, ricoprendo un ruolo da protagonista negli ultimi anni. Ma dove nasce questo fenomeno?

Il delivery più longevo al mondo

Per quanto sia una pratica probabilmente associata al mondo occidentale, possiamo dire che in realtà la prima vera forma di “delivery” nasce nel 1890 a Mumbai, in India, con i dabbawala (letteralmente tradotto con “colui che porta una scatola”).

Sotto il dominio britannico molti inglesi che abitavano nella colonia, non amavano il cibo locale, con sapori troppo forti e speziati per i loro gusti. Fu così creato un servizio didelivery” del pranzo, via treno o bicicletta, che portava il pranzo preparato in casa sul luogo di lavoro a chi abitava lontano.

Per quanto possa sembrare una professione “facile” in India è un servizio altamente specializzato che tutt’oggi fornisce due servizi, quello originale del ritiro e consegna del lunch box” dalla casa dei parenti al cliente e l’invio di piatti preparati dalla cucina dei dabbawala.

Più di 200 mila pasti al giorno vengono gestiti dai circa 5000 dabbawala presenti oggi in India, i quali, secondo uno studio dell’Università di Harvard hanno un costo basso ed una precisione quasi perfetta. Un solo errore ogni sei milioni di spedizioni, facendo due calcoli al volo si tratta di una sola consegna sbagliata al mese.

Niente male per un servizio che esclude quasi completamente la tecnologia ancora oggi!

Delivery oltreoceano

Senza dubbio anche gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo importante nella diffusione delle consegne di cibo. Addirittura, già durante il XVIII secolo gli “hotel coloniali” pubblicizzavano “alle famiglie possono essere fornitiogni giorno piatti di qualsiasi tipo, cucinati il giornostesso,inviando i propri servitori per la consegna

Dopo la guerra civile, si sono diffusi i pranzi preparati dai ristoranti e inscatolati da portar via, principalmente per i pic-nic domenicali e per i viaggiatori affamati. Ma il primo servizio strutturato di ordinazione di cibo online, “World Wide Waiter”, oggi noto come “Waiter.com, è stato fondato nel 1995.

Originariamente operava solo nel nord della California, per poi espandendosi successivamente in altre città degli Stati Uniti “sancendone” il successo.

Crescita e successo

La ristorazione in Italia ha sempre avuto un vero ruolo da protagonista. Siamo il Paese del cibo e del turismo, è anche normale che le dinamiche relative al cibo si evolvano e cambino, ma quali sono i punti che hanno permesso al settore del “food delivery di evolversi velocemente?

Prima di tutto, il fatto che non si tratti di una moda. Nutrirsi è una necessità e tutti dobbiamo mangiare almeno due-tre volte al giorno, quindi quello della ristorazione è un settore che può cambiare ed evolversi ma restando stabile.

La velocità e la professionalità di chi si occupa del trasporto del cibo ha fatto il resto. La fidelizzazione del cliente è molto importante, vari servizi di “food delivery” cercano di specializzarsi e di diffondersi in modo capillare, mantenendo la scelta di ristoranti particolarmente rinomati e di qualità, la possibilità di usufruire di ristoranti vicini al luogo dove si abita per abbattere le attese, la consegna rapida e con strumenti ad hoc per garantire il mantenimento della qualità del cibo e del calore durante il trasporto.

Un occhio al passato, ma guardando al futuro

La “moda” del cibo a domicilio è scoppiata negli anni 2000, il settore ha conosciuto una crescita che possiamo dire ininterrotta. Solo nel 2015 il mercato del “food delivery” è cresciuto del 50%, con 7 milioni di utenti ed il 19% degli italiani che optava per la scelta di cibo online.

Il 15% dei servizi di ristorazione in Italia prevede un servizio di consegna a domicilio per venire incontro a questo grande cambiamento nell’arte del mangiare. In Italia l’1% del mercato dell’e-commerce è rappresentato dalla fetta del “food delivery”. Insomma, un grandissimo successo, e come tutti i successi, ha le sue ragioni.

Il “food delivery” sta vivendo un momento di boom estremo, l’innovazione tecnologica non fa che migliorare ogni giorno l’esperienza che il cliente può avere da questo servizio, cosa che ci fa guardare al futuro con curiosità ed interesse su quale sarà il prossimo passo di questo mondo.

2 commenti su “Food delivery: l’invenzione che ci ha cambiato la vita”

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