Mate: il potere della condivisione in un sorso

Di Eleonora Martino (foto di Canva)

Vi siete mai chiesti cosa sorseggiano gli argentini da quella specie di tazza con la cannuccia metallica? È tè o caffè? E che sapore ha?

Il mate è un infuso energizzante molto diffuso in argentina, ma non è solo una semplice bevanda. Come ci racconta la storia, il mate è da oltre sei secoli un simbolo di condivisione, che nasce dall’esigenza di ritrovare i sapori confortanti delle proprie origini, il sapore “di casa”.

Yerba mate e la sua attenta preparazione

Il Mate, o come chiamato in origine Yerba Mate”, è un particolare infuso ricavato da una specie di agrifoglio l’Ilex Paraguayensis diffuso in Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile.

Le foglie del mate, una volta essiccate e tagliate, vengono inserite all’interno di una tazza chiamata “bobilla”, solitamente ricavata da zucca essiccata; dove viene versata dell’acqua calda. Potrà sembrare banale, ma anche il modo in cui viene versata l’acqua è importante: la tazza deve essere inclinata di 45°C e non deve bagnare le foglie in superficie, per far in modo che la cannuccia metallica non si ostruisca e che le foglie mate siano riutilizzabili in futuro.

Da tradizione, una volta pronto questo infuso, la bobilla viene fatta girare in senso orario fra tutti i presenti che condivideranno una singola cannuccia (ovviamente in epoca pre-Covid) per sorseggiarlo.

Il sapore, per chi non l’avesse mai assaggiato, può sembrare eccessivamente amaro ma nessuno vieta di aggiungerci un pizzico di zucchero per renderlo davvero gustoso!

La storia di un infuso diventata tradizione

La storia narra che il mate nacque intorno al XVI secolo quando, dei soldati spagnoli che si trovavano in Sud America (in particolare in Brasile), hanno cercato di ricreare una bevanda simile al tè, che ricordasse loro di casa.

Le foglie “Ilex Paraguayensis” venivano già utilizzate come infuso, in Sud America, ma fino ad allora venivano immerse in acqua fredda. Gli spagnoli decisero di utilizzarle allo stesso modo, ma di abbinarle ad acqua calda così da prendere le sembianza di un vero e proprio tè.

I primi assaggi non soddisfarono a pieno i soldati, proprio per il suo sapore forte e amaro ma le sue proprietà benefiche e soprattutto energizzanti, resero lo “Yerba mate” una bevanda iconica in tutto il sud America, in particolar modo in Argentina.

Nei primi secoli la bevanda veniva accompagnata da una vera e propria cerimonia chiamata “Cebar Matedandogli questo forte valore sociale che vediamo anche oggi.

La fonte primaria di caffeina per gli argentini

È importante dire che il mate è una delle più importanti fonti naturali di caffeina, aiuta la digestione e il corpo in generale a sopportare le basse temperature ma anche quelle eccessivamente alte perché permette di reintegrare liquidi, considerando che viene bevuto più volentieri dell’acqua.

La tradizione, il peculiare sapore e le sue naturali proprietà benefiche, rendono il mate la bevanda più usata in Argentina, alcune statistiche hanno osservato che questo infuso viene consumato in media quattro volte in più all’anno rispetto al caffè.