Novità dagli USA: da oggi la pasta si trasforma in pentola!

Di Ilaria Patacconi (foto di Chiara Carciani)

Non si gioca col cibo!” quante volte da bambini ci siamo sentiti dire questa frase dai nostri genitori… Ed è vero, giocare col cibo, anziché mangiarlo non è ideale ed uno spreco, ma se giocare col cibo servisse a risparmiare spazio per lo stoccaggio e materiali di imballaggio?

Pasta Made in USA

Non si gioca col cibonon è solo un rimprovero che chi più, chi meno, si è sentito fare da piccolo, ma è anche uninside jokepreso alla lettera dai ricercatori dell’MIT (Massachusetts Institute of Technology) che hanno studiato in laboratorio una tipologia di pasta in grado di cambiare forma.

Già, avete sentito bene: negli Stati Uniti, vicino Boston, un gruppo di ricercatori del “Tangible Media Group” sono riusciti a creare dei fogli di gelatina e cellulosa che, una volta immersi in acqua si trasforma nelle più familiari forme di pasta “in 3D” che siamo abituati a mangiare.

Vendere aria fritta

Abbiamo fatto dei calcoli e, anche se perfettamente confezionata, un pacco di pasta il 67% del volume è composto da aria” spiega Wen Wang, co-autore, ex studente laureato e ricercatore dell’MIT “Pensiamo che forse, in futuro, il nostro cibo mutaforma potrebbe essere confezionato piatto e risparmiare spazio”.

Wang e Yao (co-autore dello studio), hanno a lungo studiato la reazione dei vari materiali messi a contatto con l’umidità, ma principalmente stavano lavorando con certi tipi di batteri che, proprio a contatto con l’acqua, si trasformano, rimpicciolendo e ingrandendo la loro struttura.

Per coincidenza, si sono accorti che i batteri con cui stavano lavorando erano gli stessi utilizzati per fermentare i semi di soia in Giappone per un piatto conosciuto col nome “natto”. Questo li ha fatti riflettere sul fatto che fosse probabilmente possibile per altri tipi di materiali commestibili di possedere la stessa capacità di cambiare forma a contatto con l’acqua.

Pasta a comando

Hanno iniziato agiocare” con la gelatina, che ha naturalmente la capacità di espandersi assorbendo acqua. Il grado di espansione della gelatina dipende dalla sua densità, caratteristica che i ricercatori hanno sfruttato per creare le proprie “strutture mutanti”.

Wang e Yao hanno progettato quindi una “pellicoladi gelatina formata da due strati di gelatina a due densità diverse che permette alla struttura di “arricciarsi” formando degli archi. I ricercatori hanno quindi studiato il metodo per controllare il grado di curvatura dei fogli per creare così forme tridimensionali di gelatina “a piacere”.

Alla fine, Wang e Yao hanno optato per strisce di cellulosa edibile abbinato con lo strato superiore di gelatina, realizzate con una stampante 3D. Stampandofantasiesulla gelatina possono prevedere e controllare la reazione che otterranno dal contatto con acqua e di conseguenza la forma finale che otterranno.

In questo modo hai la programmabilità e in definitiva si inizia ad avere il controllo del grado di curvatura e la geometria (forma) della struttura” conclude Yao.

In questo modo sarebbe possibile posizionare un grande quantitativo di pasta in una confezione ristretta, con la consapevolezza che, alla fine, la pasta tornerebbe comunque ad assumere la sua forma naturale”.

Si gioca col cibo?

Rigatoni, pennette, spaghetti: la pasta è, in Italia, una grande tradizione, e ognuno ha la sua preferita, ma se in Italia è una tradizione, all’estero viene spesso presa come fonte di esperimenti. Sia in cucina, sia in laboratorio ma a volte con risultati sorprendenti, come in questo caso.

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