Panettone, il dolce regale

Di Chiara Carciani (foto di Canva)

Con o senza canditi, di alta pasticceria o del supermercato, il panettone, dolce tipico Milanese, (come il pandoro) è una certezza nelle feste natalizie. Dalla base cilindrica, con la forma a cupola, trova il suo spazio nelle tavole degli italiani ormai da secoli.

Dagli Sforza al giorno d’oggi

Le sue origini sono antichissime e intorno ad esse sono legate numerose leggende.

La più famosa racconta che a Milano, per la Vigilia di Natale, alla casa di Ludovico il Moro (famiglia Sforza) vi era una cena con numerosi invitati. Il cuoco della famiglia bruciò il dolce destinato al banchetto. Per recuperare, Toni, lo sguattero che lavorava in cucina, decise di utilizzare un panetto di lievito che aveva tenuto da parte per il giorno successivo, lavorandolo aggiungendo farina, uova, uvetta, canditi e zucchero, ottenendo un impasto particolarmente lievitato e soffice.

Il risultato fu incredibile: gli Sforza lo apprezzarono a tal punto che decisero di chiamarlo, in suo onore, “pan de Toni”, da cui deriverebbe il termine “panettone”.

Il Panettone… Fa gola a tutti!

Oltre al parmigiano, al prosecco e ai tanti altri prodotti italiani imitati all’estero, anche il panettone si aggiunge a questa lista. Seppur l’Italia è la patria di questo dolce, il maggior produttore di panettone risulta essere il Brasile.

Da un po’ di anni, infatti, è nata la campagnaIl panettone è Italiano”, ideata da Silvia Famà editrice diCucine di Italia”, per valorizzare, difendere e rivendicare l’italianità di questo celebre lievitato. L’obiettivo finale è l’ottenimento della DOP, che sembra non essere così lontano.

Dimmi chi sei e ti dirò che panettone vuoi

Oggi, benché la ricetta tradizionale sia rimasta sempre quella milanese con uvetta e canditi, in commercio troviamo un’infinita di tipologie di panettoni per ogni gusto: tradizionale con o senza canditi, con gocce di cioccolato e arancia, glassato, ripieno al rhum e cioccolato, pistacchio o frutti di bosco, al caramello salato o alla nocciola.

E chi ha detto che i vegani non possano mangiarlo? Scorretto in questo caso chiamarlo panettone, la cui ricetta è regolamentata da un DPR, possiamo trovare ottime alternative che assomigliano al nostro amato dolce, senza l’utilizzo di burro, uova e latte firmate dai grandi maestri pasticceri!

E tu quale scegli?

1 commento su “Panettone, il dolce regale”

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