Ape nera sicula, perché tutelare la Regina del Mediterraneo

Di Filippo Pianigiani (foto di Canva)

La mia attività è nata quasi per caso, quasi, perché non avrei mai pensato che da una passione e da un piacere del palato potesse poi nascere e svilupparsi il mio futuro” – “Così anni fa, misi alla prova me stesso ed invece di acquistare il miele che consumavo da un vecchio apicoltore della mia città, provai a produrlo io… Ed adesso ho un’azienda con circa 1500 alveari

Queste sono le parole nonché la bellissima esperienza dell’azienda Carlo Amodeo. Ma soffermiamoci un secondo sul come e perché questo miele sia considerato uno fra i migliori in circolazione

Oggi, nella giornata mondiale delle api, scoprimo la razza nera sicula e le sue caratteristiche uniche.

Un’azienda all’APErto

Avendo scelto di orientare la produzione principalmente verso i mielimono floreali” si rende necessario trovare grandi estensioni di fiori della stessa specie. L’azienda sorge in campagna, alle pendici del parco del San Calogero, mentre gli apiari sono dislocati in tutta la Sicilia.

L’azienda vanta poi ben tre laboratori addetti alla raccolta, all’invasettamento e al confezionamento di questo prodotto d’eccellenza.

L’ape nera (o sicula)

Oltre un ventennio di lavoro con l’Ape mellifera sicula in purezza e due studi di comparazione svolti tra Ape sicula ed Ape ligustica, ci consentono di apprezzarne tutte le qualità.

L’Ape sicula pura, oltre all’estrema docilità, nel clima mediterraneo è un’ape insuperabile sotto tutti i punti di vista: produttività, precocità, resistenza alle malattie, scarsa tendenza al saccheggio, basso consumo di miele, capacità di svilupparsi anche partendo da piccoli nuclei.

A Maia ciò che è di Maia

Se è vero che l’Ape sicula deve al signor Amodeo la suanon estinzione” avendola isolata e, in collaborazione con gli Istituti di ricerca, riprodotta in purezza selezionandola geneticamente, è giusto chiedersi cosa lei dia a noi.

Il nettare prodotto dalle Api nere sicule possiede antiossidanti in quantità da tre a dieci volte superiori rispetto a qualsiasi altro mieletredici sostanze antibatteriche e quattro antifungine, queste ultime, mai riscontrate in altri mieli; senza contare i benefici che dà ai suoi allevatori, vista la resilienza delle api e la quantità di prodotto reso.

Uno sciame di riconoscimenti

Oltre ai concorsi vinti con tre gocce d’oro (2010 e 2013) e una goccia d’oro (2005, 2011, 2013) al Concorso Grandi Mieli d’Italia, l’ape nera sicula vantaanche, dal 2008, il tanto ambito presidio Slow Food, avviato con Carlo nel 2008 per sollecitare l’attenzione e lanciare un allarme circa il rischio di estinzione di questa razza autoctona.

Negli anni successivi altri apicoltori si sono interessati a questa razza e oggi il Presidio è composto da otto allevatori che hanno recuperato le regine dal signor Amodeo.

Di fiore in frasca

Una cosa va aggiunta: le api nere, come tutte le altre api o specie animali, formano una incredibile biodiversità, senza contare che il ruolo che rivestono nel nostro ecosistema è centrale in virtù del loro inestimabile lavoro di impollinazione.

Volando di fiore in fiore alla ricerca del nettare, api e altri insetti impollinatori diventano dei veri e propri agenti di biodiversità.

Le piante che si affidano all’impollinazione entomofila, ovvero resa possibile dagli insetti, sono tantissime il 90% per le piante selvatiche e 75% delle colture a scopo alimentare.

Non è quindi un’esagerazione dire che, se non ci fossero più le api, non potremmo più mangiare la maggior parte del cibo che troviamo tutti i giorni sulla nostra tavola.

Un dare e avere

È nostro compito preservare e mantenere equilibrata questa incredibile biodiversità, nonostante il nostro passaggio… Che l’esempio di Carlo Amodeo, come quello di tantissimi altri, ci faccia riflettere su quello che noi possiamo dare a Madre Natura, anziché solo quello che Madre Natura può dare a noi.

2 commenti su “Ape nera sicula, perché tutelare la Regina del Mediterraneo”

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