Un Bacio Perugina puntuale… Come un orologio svizzero!

Di Alessia D’Angelo (foto di tom69green)

Con San Valentino alle porte non potevamo che dedicarci ai “Baci” che hanno scaldato i cuori degli innamorati. I Baci Perugina sono diventati un’istituzione per questa festa e sicuramente la storia che ha dato origine all’idea per la creazione di questo prodotto ha contribuito alla loro “fama”.

Una dolce origine

I baci Perugina vengono prodotti in Umbria, nella Fabbrica del Cioccolato Perugina a San Sisto e la loro storia inizia nel lontano 1922 da una relazione segreta tra la stilista Luisa Spagnoli (moglie di uno dei fondatori dell’Azienda Perugina) e Giovanni Buitoni (altro titolare della fabbrica).

Ma la vera svolta nella storia dei “Baci” arriva grazie a Federico Seneca (pittore e direttore artistico della Perugina) quando propose di aggiungere all’interno dell’involucro argentato citazioni di poesie, ispiratosi ai piccoli messaggi che Luisa mandava segretamente a Giovanni, nascosti in mezzo ai cioccolatini.

Un’azienda con un occhio al futuro

Ad oggi la storia d’amore che si nasconde dietro ai “Baci” la consideriamo un’ottima strategia di marketing che la Perugina in tanti anni di attività, ha utilizzato per provare a farsi conoscere e ritagliarsi uno spazio nel mercato di massa, raggiungendo il proprio obiettivo con l’entrata in borsa nel 1972.

Un’azienda che ha sempre guardato al futuro, con una continua evoluzione dei suoi prodotti, Perugina deve la sua fortuna alla straordinaria creatività, qualità e tradizione del suo marchio.

Dai “Baci”, alle “Ore Liete”, gli irresistibili “Dimmi di Sì” passando per la sorprendente varietà di cioccolatini (tra cui spiccano i famosi Tre Re), per non parlare delle uova, delle tavolette, delle intramontabili caramelle Rossana, questi sono solo alcuni dei tanti prodotti che hanno portato la Perugina ad essere quello che è oggi!

Un bacio… Alla Svizzera

Purtroppo, le cose non vanno sempre come vogliamo… Nel 1969 la Buitoni viene accorpata alla Perugina, diventando Buitoni S.p.A.

L’allora capo dell’azienda Carlo De Benedetti non ottiene gli utili sperati e nel 1988 decide per la cessione al gruppo svizzero Nestlé, la cui sede legale italiana è a Milano, mentre a Perugia rimangono solo gli stabilimenti produttivi.

Nel corso del tempo Nestlé decide però di cedere gli impianti di produzione e gli 87 dipendenti diSan Sisto alla compagnia svizzera manifatturiera di cioccolato Barry Callebaut.

Carattere Svizzero… Ma cuore Italiano

Oggi, dopo tante vicissitudini Nestlé ha deciso di far ripartire la fabbrica di San Sisto, diventando quello che l’azienda chiama un “hub internazionale” del cioccolato, competitivo e pronto a potenziare ancora la produzione con nuovi articoli. Ma non perdendo le origini e continuando a produrre con la stessa filosofia i Baci Perugina, simbolo e dono di un vero amore.  

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