Un’idea tra le foglie

Di Greta Lotti (foto di Chiara Carciani)

Dopo una vacanza nel Pacifico, nacque l’idea di un tipo di similpelle più sostenibile e interamente naturale prodotto semplicemente riutilizzando gli scarti dell’ananas.

Pensiero di Carmen Hijosa, fondatrice spagnola di “Ananas Anam”, che si è ispirata ad una tecnica utilizzata nell’arcipelago delle Filippine per creare accessori e abiti per donne dalle foglie di ananas.

La creazione del Piñatex

Non è stato semplice, ma dopo sette anni, un viaggio dalle Filippine al Regno Unito per poi finire in Spagna è nato il Piñatex. Chiamato anche “tessuto-non tessuto”, non ha bisogno di lavorazioni simili alla tessitura, è naturale, sostenibile e a base di fibre di foglia di ananas, uno scarto della raccolta dei frutti.

L’innovativo tessuto, inoltre, contribuisce a creare un reddito supplementare per i coltivatori di ananas: che a loro volta estraggono le fibre dalle foglie e le vendono ad una società di finitura tessile in Spagna.

Qui avviene la trasformazione da semplici fibre a Piñatex. Ma non è tutto! Dalla lavorazione delle foglie, si produce biomassa, che può essere utilizzata come fertilizzante organico.

Ma è effettivamente sostenibile?

Al contrario della pelletradizionale”, che richiede l’impiego di sostanze inquinanti nel processo di produzione, il Piñatex è prodotta in modo ecologico e biodegradabile.

Per produrre un metro quadrato di similpelle servono quasi 500 foglie, che corrispondono in media a 16 ananas. Con questo materiale vegetale possono essere prodotte borse, scarpe, vestiti e giacche. Un tessuto forte, versatile, traspirante, morbido, leggero, flessibile e può essere facilmente stampato, colorato, cucito e tagliato.

Oltre all’avere un prodotto ecologico, anche i costi sono inferiori: 23 € al metro rispetto i 24/25 € per la pelle “normale”. Potrà non sembrare molta la differenza, e non lo è se si compra uno o due metri di prodotto ma immaginate il risparmio che deriverebbe per le aziende che ne utilizzano centinaia di migliaia di metri all’anno!

Qualcuno ha detto alta moda?

Da Puma a Camper, l’interesse per il tessuto innovativo inizia a diffondersi, vengono prodotti i primi capi con il Piñatex, che sembra essere già molto apprezzato dal mercato.

L’imprenditrice Hijosa può dirsi soddisfatta, anche se la strada è lunga: “Non so se le scarpe di domani saranno fatte di ananas, sono però contenta che le soluzioni sostenibili siano finalmente prese in considerazione”.