Sappiamo più cose sullo spazio che ci circonda che sui mari della nostra terra. Sono stati molti più umani nello spazio rispetto a quelli che sono riusciti a raggiungere il punto più profondo della terra, ovvero l’Abisso Challenger, nella Fossa delle Marianne, a circa 11 km sotto il livello del mare.
Pesca o allevamento: quali sono le differenze?
Il mare lo conosciamo poco, anche a tavola. Ordiniamo un fritto misto, uno scoglio e un’orata alla griglia ma, spesso, non sappiamo come questi alieni d’acqua salata finiscano nel nostro piatto.
La prima cosa da sapere è che c’è una netta differenza tra pesce allevato e pesce pescato, e la differenza non riguarda solo il sapore.
Un pesce pescato ha un aspetto più “selvaggio”: una dentatura più sviluppata e affilata, tende ad essere più tonico, muscoloso, magro e con un costo un po’ più alto. Il pesce allevato, invece, tende ad essere più grasso e meno tonico.
Sull’etichetta, per legge, deve essere scritto se il pesce proviene da allevamento o da pesca. In caso provenga dalla pesca, deve essere indicata anche la modalità di cattura.
Stagionalità e allevamento
Un’altra differenza molto importante sta nel fatto che, in natura (quindi si parla di pesca e non di allevamento) i pesci si riproducono solo in determinati periodi dell’anno. La riproduzione, infatti, è “stimolata” solo quando le condizioni ambientali (ad esempio la temperatura dell’acqua) lo permettono.
Quando diciamo che il pesce ha una sua stagionalità ci riferiamo proprio a questo: per far sì che una certa specie non rischi l’estinzione, che quindi sia presente nel mare anche in futuro, dobbiamo attenerci a periodi di pesca rispettosi del ciclo vitale delle varie specie, che le catturi nel momento giusto dell’anno e non nel periodo precedente alla riproduzione.
L’ADOC (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha elaborato e messo on-line, a disposizione di tutti, un calendario in cui vengono indicati i pesci che possiamo acquistare e mangiare mese per mese.
Tuttavia, attraverso gli allevamenti, il pesce fresco (quindi non surgelato) può trovarsi sulle nostre tavole tutto l’anno: attraverso i termo-foto regolatori che ricreano costantemente le condizioni ideali per la riproduzione.
Ci sono però anche creature marine che non possono essere allevate. Un esempio è il caso dei polpi, che in cattività non riescono a riprodursi, cosa che lascia ancora nel dubbio i ricercatori e gli scienziati che stanno ancora indagando sulle cause di questo comportamento.
Ogni pesce a modo suo
La vita sott’acqua è più strana e affascinante di quello che si può pensare! La riproduzione dei pesci è sicuramente uno degli aspetti più buffi e curiosi che si possano studiare. Non tutti i pesci si riproducono allo stesso modo.
Le femmine di alcune specie depongono le uova che successivamente, una volta espulse, vengono fecondate dal maschio ma, cosa più strana, è che alcuni pesci, tra cui le orate, ad un certo punto della loro vita cambiano sesso: nascono maschi ma si trasformano in femmine dopo due anni.
Per concludere, ci sono in tutto tre aspetti che fanno la differenza tra consumatore informato e non informato: il primo è la conoscenza della stagionalità dei pesci, il secondo riguarda la differenza tra pescato e allevato e il terzo è la capacità di riconoscere un pesce fresco da uno che non lo è.