Un tuffo tra i sapori del mare

Di Gianluca Marchetti (foto di Canva)

Sappiamo più cose sullo spazio che ci circonda che sui mari della nostra terra. Sono stati molti più umani nello spazio rispetto a quelli che sono riusciti a raggiungere il punto più profondo della terra, ovvero l’Abisso Challenger, nella Fossa delle Marianne, a circa 11 km sotto il livello del mare.

Pesca o allevamento: quali sono le differenze?

Il mare lo conosciamo poco, anche a tavola. Ordiniamo un fritto misto, uno scoglio e un’orata alla griglia ma, spesso, non sappiamo come questi alieni d’acqua salata finiscano nel nostro piatto.

La prima cosa da sapere è che c’è una netta differenza tra pesce allevato e pesce pescato, e la differenza non riguarda solo il sapore.

Un pesce pescato ha un aspetto più “selvaggio”: una dentatura più sviluppata e affilata, tende ad essere più tonico, muscoloso, magro e con un costo un po’ più alto. Il pesce allevato, invece, tende ad essere più grasso e meno tonico.

Sull’etichetta, per legge, deve essere scritto se il pesce proviene da allevamento o da pesca. In caso provenga dalla pesca, deve essere indicata anche la modalità di cattura.

Stagionalità e allevamento

Un’altra differenza molto importante sta nel fatto che, in natura (quindi si parla di pesca e non di allevamento) i pesci si riproducono solo in determinati periodi dell’anno. La riproduzione, infatti, è “stimolata” solo quando le condizioni ambientali (ad esempio la temperatura dell’acqua) lo permettono.

Quando diciamo che il pesce ha una sua stagionalità ci riferiamo proprio a questo: per far sì che una certa specie non rischi l’estinzione, che quindi sia presente nel mare anche in futuro, dobbiamo attenerci a periodi di pesca rispettosi del ciclo vitale delle varie specie, che le catturi nel momento giusto dell’anno e non nel periodo precedente alla riproduzione.

L’ADOC (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha elaborato e messo on-line, a disposizione di tutti, un calendario in cui vengono indicati i pesci che possiamo acquistare e mangiare mese per mese.

Tuttavia, attraverso gli allevamenti, il pesce fresco (quindi non surgelato) può trovarsi sulle nostre tavole tutto l’anno: attraverso i termo-foto regolatori che ricreano costantemente le condizioni ideali per la riproduzione.

Ci sono però anche creature marine che non possono essere allevate. Un esempio è il caso dei polpi, che in cattività non riescono a riprodursi, cosa che lascia ancora nel dubbio i ricercatori e gli scienziati che stanno ancora indagando sulle cause di questo comportamento.

Ogni pesce a modo suo

La vita sott’acqua è più strana e affascinante di quello che si può pensare! La riproduzione dei pesci è sicuramente uno degli aspetti più buffi e curiosi che si possano studiare. Non tutti i pesci si riproducono allo stesso modo.

Le femmine di alcune specie depongono le uova che successivamente, una volta espulse, vengono fecondate dal maschio ma, cosa più strana, è che alcuni pesci, tra cui le orate, ad un certo punto della loro vita cambiano sesso: nascono maschi ma si trasformano in femmine dopo due anni.

Per concludere, ci sono in tutto tre aspetti che fanno la differenza tra consumatore informato e non informato: il primo è la conoscenza della stagionalità dei pesci, il secondo riguarda la differenza tra pescato e allevato e il terzo è la capacità di riconoscere un pesce fresco da uno che non lo è.