Pasquetta a casa? Non ci resta che il vino!

Di Alberto Mangoni (foto di master1305)

Prelibatezze e abbinamenti per la vostra Pasquetta Gourmet, “home edition”.

Felice come una Pasqua, o quasi

Corrono tempi duri, la luce infondo a questo tunnel di reclusione sembra sempre sbiadita e in lontananza.

Le bilance piangono e i girovita aumentano, ma non saranno certo questi piccoli dettagli a fermare la nostra Pasquetta godereccia in grande stile, almeno dei piaceri della tavola, anche se con poca compagnia, nessuno ci ha privato…

Vediamo che cosa ci riserveranno queste feste…

A di antipasto. Come iniziare bene il nostro pranzo?

Beh, con una torta Pasqualina!

Tipica della Liguria ma rivisitata in svariate “chiavi regionali”, si narra addirittura che le donne di paese riuscissero a sovrapporre 33 strati di sfoglia prima della cottura, in onore agli anni di Cristo

Erbette, biete, uova, cipolle fresche, maggiorana e la “prescinseua”(una cagliata tipica ligure), tutti gli ingredienti di un piatto ricco ma fresco ed equilibrato,qui casca a fagiuolo un bel vermentino Ligure, “Colli dei luni DOC”, secco, intenso ed armonico, estremamente caratteristico e riconoscibile!

Questo vino si sposerà perfettamente con la vostra “torta pasqualina”.

Il primo, non l’unico

Primi piatti, qua possiamo sbizzarrirci, di combinazioni ne esistono a bizzeffe, ma vista la stagione daremo spazio agli asparagi.

Da fine marzo inizia la loro stagione e niente ci darebbe più soddisfazione di un bello spaghetto con asparagi selvatici, amorevolmente colti con le nostre mani, stracciatella di burrata e, perché no, della bottarga di muggine?

Per un menù mari e monti che accontenti tutti i palati a tavola. Ma cosa abbiniamo ad un piatto così complesso a livello aromatico?

Per non sovrastare gli aromi delicati della pietanza rimaniamo su un vino bianco, ma altrettanto complesso sensorialmente.

Il protagonista, l’asparago,è rigido e complicato nell’abbinamento col vino, vegetale, astringente e acerboso, la sua spalla nel calice deve contrastare questa caratteristica per equilibrare l’abbinamento. Scegliamo quindi un Sauvignon Blanc, aroma fruttato ma elegante con sentori vegetali morbidi e levigati.

Che ci si trovi a Bordeaux o in Friuli, le peculiarità di questi vitigno accompagneranno alla perfezione il vostro primo piatto.

Agnello, il non plus ultra… Ma che ci beviamo?

Arriviamo al secondo, penso non ci sia bisogno di presentazione alcuna, agnello al forno con patate (abbondanti), non farà prigionieri, ma commensali felici. Tenero, succoso e grasso al punto giusto, il miglior modo per chiudere il capitolo “salato” del vostro pranzo pasquale.

Un piatto tanto semplice quanto goloso, da far venire l’acquolina in bocca a uomini e donne di tutte le età, da generazioni.

Qua si apre un vaso di pandora delle scuole di pensiero. Gli abbinamenti possono variare in base alla percentuale di grasso dell’agnello stesso, temperatura di cottura o un’eventuale salamoia delle carni in precottura…

Menzioni d’obbligo vanno ai “Valtellina superiore Doc”, 100% Chiavennasca (nome autoctono del nebbiolo in quella zona), Babera d’Alba, per rimanere al nord, ma possiamo spaziare in lungo e largo per tutta l’Italia per trovare l’accostamento che più ci soddisfa.

Si consigliano anche Montepulciano d’Abruzzo riserva, possibilmente con qualche anno sulle spalle, o un Bolgheri superiore.

Al sud troviamo l’Aglianico del volture, il nero d’Avola oppure un Cannonau Sardo per accompagnare il nostro secondo.

Per finire in bellezza…

Lo so, state solo leggendo e siete già pieni, spero vi rimanga uno spazietto per il dolce… Non può certo mancare la Colomba (leggi qui l’articolo sulla Colomba) a fine pasto!

Qui mettiamo un punto, un prosecco o una qualsiasi bollicina secca, non sono indicate per le pietanze dolci.

Per un lievitato come la Colomba possiamo scegliere preferibilmente un vino dolce più che uno spumante o un Moscato d’Asti.

Dai Pantelleria Siciliani ai Sauternes francesi, oppure un bel muffato umbro, la scelta è ampia ma il risultato sarà comunque ottimo.

A questo punto, buon appetito, alla salute e buona Pasquetta!