Da pomo d’oro a pomodoro

Di Ilaria Patacconi (foto di Frantisek Krejici)

Il pomodoro rappresenta oggi una delle produzioni più importanti e caratteristiche del nostro Paese, ma vi siete mai chiesti da dove arrivi “l’originale”?

Una storia che viene da lontano…

Anche se siamo abituati a vederlo sulle nostre tavole come elemento importante della dieta Mediterranea, in realtà il pomodoro è un prodotto originale del Centro-Sud America, coltivato in particolar modo in Messico, Ecuador e Perù. 

Come si può dedurre se esaminiamo il nome, inizialmente non aveva l’aspetto che conosciamo oggi. La prima forma che probabilmente saltò agli occhi dei Conquistadores nel XVI secolo fu quella di un “pomo d’oro” quindi una mela d’oro che decisero di portare in Europa.

Da meteora a principe della tavola

Nonostante all’inizio fosse spopolato come novità arrivata dal nuovo mondo, a causa del suo rapido deperimento e della forte acidità che portava ai piatti cucinati, venne riassegnato ad utilizzo a scopo medicinale

Questo portò ad un quasi totale stop all’utilizzo del pomodoro, fino alla scoperta quasi due secoli dopo di nuove tecniche di conservazione, che lo trasformano nell’elemento imprescindibile che conosciamo oggi.

Da giallo a rosso… e il giallo?

Con il passare dei secoli e il cambiamento del terreno di produzione, il pomodoro ha iniziato a subire dei cambiamenti, per lo più cromatici, che lo hanno portato a diventare il prodotto rosso intenso che conosciamo oggi. Solo in pochissime specifiche varietà possiamo ancora trovare il colore originale, come il pomodorino giallo del Vesuvio che, grazie agli interventi del Parco Nazionale del Vesuvio e della Regione Campania hanno protetto questa preziosa specie, rendendola appetibile per moltissimi mercati in tutta Italia e parte dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).