Invisible branding: immagina… Puoi!

Di Filippo Pianigiani (foto di Chiara Carciani)

Invisible Branding? E che cos è? Agli occhi di tanti solo una scritta su uno sfondo accattivante, ma bastano pochi secondi per associare una scritta ad un marchio pubblicitario. Arrivarci, però, non è stato per niente semplice come potrà sicuramente dirvi David Schwen, se mai avrete il piacere e la fortuna di incontrarlo.

Ma di chi stiamo parlando?

Direttore di uno studio di design di Minneapolis, nel 2020 il signor Schwen si è messo alla ricerca di un nuovo tipo di pubblicità e, dopo qualche mese, quello che è nato era sorprendentemente semplice ma efficace.

Grafiche coloratissime e accattivanti in cui si cerca di descrivere un prodotto utilizzando solamente gli ingredienti da cui è composto.

Come tutto è iniziato

Il progetto è nato in collaborazione con Mc Donald, sotto il nome di Type Sandwiches”: le parole sono posizionate una sotto l’altra, come nel classico sandwich di matrice americana e sono colorate con i colori che corrispondono (idealmente) a quelli reali dell’ingrediente scelto.

Cinque parole, cinque colori. Nessun logo, nessun Brand. Via gli hamburger talmente perfetti che sembrano finti, via ristoranti allegri e pieni di famiglie o coppie, via clown e cassieri gentili. Pulizia e semplicità, l’estrema sintesi del minimalismo

Il classicoburger” americano viene descritto semplicemente con un’alternanza di parole e chi guarda l’immagine viene quindi portato a immaginare nella sua mente come potrebbe essere il gustoso panino senza poterlo realmente vedere.

E la scienza che dice?

Nascondersi è uno stratagemma per testare quanto sia riconoscibile il proprio marchio e i propri prodotti e rafforzare, così, la propria identità.

Sottraendo logo e nome, infatti, viene stimolata l’attenzione e la partecipazione del consumatore: l’immagine che si costruisce in lui attraverso una deduzione o un’illusione ottica si lega in modo diretto all’oggetto suggerito e al desiderio immediato.

Al tempo stesso, il prodotto viene associato alla soddisfazione del riconoscimento dell’essere riusciti a svelare una sorta di rebus.

Illusione Coca-Cola

Anche Coca-Cola, seguendo l’esempio del suo compagno di banco americano, ha deciso di investire in un progetto simile: Coca-Cola in bianco su sfondo rosso.

La linea del logo è lievemente incurvata, sembra avvolgere l’inconfondibile bottiglietta di vetro. Poco sopra, all’altezza del collo, la scritta “Feel it” a chiudere la forma del disegno e a creare l’illusione ottica della bottiglia vera e propria.

Una nuova frontiera

L’invisible branding rappresenta quindi a tutti gli effetti una nuova frontiera per tutti i grafici alla ricerca di nuove soluzioni creative per quei clienti che vogliono distinguersi tramite i loro supporti di comunicazione sia cartacea che digital e per rafforzare ancora di più il loro imprinting come prodotto nella società.

Chissà chi saranno i prossimi a seguire…