Prosciutto Toscano DOP, un concentrato di gusto!

Di Greta Lotti (foto di timolina)

Come tutte le specialità italiane, anche il ​prosciutto crudo ​ha sapori diversi, grazie alla biodiversità e alle usanze culinarie regionali. L’aria fresca delle colline e quella del Mar Tirreno si fondono in un clima che rende la Toscana il luogo perfetto per la stagionatura dei salumi.

Il Re indiscusso

Riconoscibile dal ​sapore delicato, il rosso delle fette asciutte e magre ed il gusto intenso esaltato da una tipica sapidità​, il Prosciutto crudo Toscano​ è tradizionalmente stagionato non solo con sale, ma con spezie locali, tra cui ginepro, rosmarino e pepe nero.

Si distingue per la sua tipica forma ad arco, per la carne rosso intenso con striature di grasso bianche e, ovviamente, per il marchio del Consorzio.

Le sue radici antiche

L’allevamento di suino toscano ha origini antiche e rurali da piccole aziende agricole. Il prodotto che consumiamo oggi ha mantenuto tutte quelle caratteristiche di genuinità e sapore che ne esaltano l’eccellenza.

Da secoli, ​il Prosciutto Toscano DOP viene realizzato seguendo procedure ben precise​, che si tramandano di generazione in generazione.

Nel 1990 un gruppo di produttori Toscani, sentendo la necessità di tutelare e far conoscere l’eccellenza di questo prodotto e farlo emergere in un mercato pieno di altri prosciutti che avevano ben poco in comune con la tradizione Toscana, si unirono per creare il Consorzio del Prosciutto Toscano.

L’obiettivo è stato, ed è ancora oggi, quello di promuovere, valorizzare e tutelare il proprio prodotto sia sul mercato interno che su quello estero, mantenendo uno stretto legame con il territorio di appartenenza: la Toscana.

Quando è arrivata la DOP?

Nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto la certificazione DOP​ grazie al rispetto per la tradizione Toscana da parte del Consorzio e di tutti i suoi soci, che hanno aderito alle regole del Disciplinare di Produzione.

Per essere considerato ​Prosciutto Toscano DOP,​ ogni fase della produzione è regolamentata. Dall’allevamento dei suini di razza Toscana, al taglio fatto a mano, fino alla stagionatura in camere con temperatura e umidità controllata per almeno 12 mesi. La lavorazione del prosciutto è profondamente radicata nella tradizione che può essere ricondotta alla casa dei Medici e al periodo del loro regno. Si sa, in Toscana i salumi sono più salati che nel resto d’Italia, tanto che, per bilanciare i sapori il pane (leggi l’articolo sul pane Toscano DOP) diventa “sciapo”. La spiccata sapidità è proprio la caratteristica principale di questo prosciutto, che lo distingue da tutti gli altri.

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